Ho ritrovato oggetti dimenticati;
Erano lì soli, tristi e impolverati.
Mi parve volessero parlarmi
E capire dicessero che, da anni
speravano taluno si facesse vivo
Certo, ti gira la testa ad essere in festa
E senti il vento tra i capelli sul carosello
Ma la vita si fa leggera e senza dolori
Come l’arcobaleno quando piega i colori.
Hai ucciso ancora, come sempre,
come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi».