DIALOGHI

DIALOGHI

4 Ottobre 2019 0 di Timoteo Lauditi

Divertenti (ma poi non tanto) immaginari dialoghi interiori, difronte ad una infatuazione. I personaggi sono tutti coinvolti nell’amplesso sentimentale.


DIALOGHI

Mente:
Ehi laggiù! Ci siamo impazziti a batter
tanto da sobbalzar tutto il torace?
Non sai che la pressione la vita azzarda
e che alla fine poi tutto tace?

Cuore:
Che vuoi da me? Prima eri forse distratta
quando hai ordinato di pompar più forte?
Non hai segnalato gambe tremanti,
intestino in vibrazione e occhi annebbiati?

Mente:
Se non ti costringessi a un ritmo serrato,
la nostra casa crollerebbe in un batter d’occhio;
Ma datti una calmata, che il troppo stroppia.
Mi pare tu sia uscito di senno.

Cuore:
Non prendertela con me,
piuttosto veditela con gli Occhi.
Chiedi a loro direttamente.
Chissà cosa ora avranno a mente.

Occhi:
Non versate su noi i vostri dissapori.
È la Testa che volta o si fissa
a seconda di come comanda Mente
Non abbiamo facoltà su mutamenti,
noi obbediamo solamente.

Cuore:
Vedi che la palla torna a te,
cara Mente?

Mente:
Precisiamo: io dico agli Occhi di vedere
quel che tu, caro Cuore, vuoi osservare.
Sai bene che i nostri amati sentimenti
sei tu, non io, a governare.

Cuore:
Allora se tanto del mio agitare t‘allarmi
comanda agli Occhi che si serrino,
perché son loro a rendermi pazzo,
convertendo fotoni in potenti scosse.

Occhi:
Per amor del cielo, non costringeteci a questo,
tanto ormai non servirebbe a nulla,
nemmeno a star serrati
per non mandar segnali alati.

Mente:
Ma di che parlate?
Perché mai v’agitate?

Occhi:
Perché non vogliamo smettere
di guardare ciò che di sublime stiamo fissando.
Ci siamo riempiti gli occhi, che per altro
sulle nostre retine non rimane spazio.
Così bella, incantevole, piacevole,
come fare a non guardarla?
Fa un bene fisico solo a mirarla:
lo stupore ci ha inondato di lacrime novelle
tanto da esser nuovamente dissetati
e brillantemente illuminati.

Mente:
Ma di che state parlando?
Sembra stiate delirando.

Occhi:
L’abbiamo fissata da ogni angolo
per non scordare del volto una sola virgola,
abbiamo ammirato le sue dolci labbra,
con le curve disegnate abilmente,
che, se al posto di Occhi fossimo Labbra,
senza pensarci neanche un istante,
l’avremmo baciate ardentemente.
Ci ha incantato la linea del suo viso
e la struttura vellutata della pelle;
quel suo fine mento
e i capelli disciolti sulle spalle.
Non parliamo poi del collo lungo
che sale su come una torre,
e la sagoma del naso come un obelisco.
Le orecchie col lobo pronto al morso…
così che ora, anche a calar giù le Palpebre,
la vedremmo pure restando chiusi,
e a voi che litigate inutilmente
arriverebbero fotogrammi da noi fusi
e il Cuore non per questo batterebbe meno.
Fateci adesso ammirare questa musa
finché non se ne andrà via o lei o la luce.

Mente:
Dico bene che siete in delirio.
Queste, son certa, non son parole vostre;
ve le ha suggerite forse il Cuore?

Cuore:
Per me puoi pure lasciarli fare,
ora che so cos’era quel piacere
per cui mi sentivo così bene,
se ciò che entra per le Pupille
mi fa perdere la Testa e girare a mille…

Mente:
Occhi che vogliono essere labbra,
cuore che perde la testa…
voi siete tutti impazziti!
State uscendo dai vostri ruoli.
Basta! Blocco tutto!
Ma dopo qualche istante…

Pancia:
Perché da un po’ non sento più il brusio,
che mi sfarfallava dentro?
Mi piaceva tutto quel brio
che mi regalava quel tremolio.

Pelle:
Anche a me garbava quel tepore,
per più sangue in vena
che pompava il Cuore.
Pareva la carezza calda di una Mano.

Occhi:
Purtroppo, le immagini fissate
son sfocate prima di subito,
non riusciamo a riprodurle in fedeltà.
Imprendibili svaniscono come in fitta nebbia.
Abbiamo bisogno di nutrirci di lei per ricordare,
ma la mente non vuol collaborare.
Qualcuno le dica di non far la guastafeste,
di alzare su le nostre saracinesche.

Cuore:
Non credo ci stia più sentendo,
è scesa giù da me senza il raziocinio,
e ora anche lei sta già sognando.
Credo l’abbiamo già in pugno.
Aspettiamo un po’ e perderà l’ultimo controllo.

Mente: (desta)
Non pensate io sia così ingenua
da cedere alle frenesie del Cuore
che gli inganni suoi non mi son nuovi.
Tenete a mente che l’amore
non soltanto è questione di cuore
e neppure prerogativa di voi Occhi.
Solo col tempo riusciamo insieme
a capire e sentire se la beltà
non è puramente in superficie
e se i fotoni che nell’etere si affollano
hanno diritto di chiamarsi Amore.
Attenti, dunque, al Cuor che mente.

Cuore: (sussurrando offeso)
Eppure non sono io a chiamarmi Mente…

Timoteo Lauditi, 11.9.2019
Tutti i diritti riservati


Sandra Manca Originalissima 👏👏👏

Paolo Paolo Molto bella… bravo.